Bing per il B2B: Perché Vale la Pena Integrarlo nella Strategia Digitale delle PMI
Introduzione: Google Domina ma Conviene Usare anche Bing per il B2B?
Google domina da anni il mercato dei motori di ricerca. Per molti “cercare online” equivale ormai a “googlare”. Tuttavia, puntare solo su Google rischia di far perdere opportunità preziose, soprattutto nel B2B.
Negli ultimi due anni, Bing ha registrato una crescita costante grazie a due fattori decisivi: l’integrazione con Bing AI e l’alleanza con LinkedIn, che permette un targeting basato su dati reali e aggiornati dei profili professionali.
In Italia la quota di mercato di Microsoft Bing è ancora contenuta (3,9%), ma su desktop sale fino al 10,4% (fonte: StatCounter). Questo indica che una parte rilevante di utenti business – in particolare professionisti e manager che utilizzano PC aziendali con Windows ed Edge – preferisce navigare e cercare con Bing.
In un contesto B2B, dove conta più la qualità che la quantità, si tratta di un bacino non trascurabile. Per le PMI italiane, Bing non è “l’altro motore di ricerca”, ma un canale complementare e strategico. Integrarlo nella strategia digitale permette di diversificare i canali, ridurre la dipendenza da Google e intercettare lead più qualificati con investimenti più contenuti.
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Perché Bing nel B2B può fare la Differenza Rispetto a Google?
Chi sono gli Utenti di Bing e Perché sono più Qualificati?
Gli utenti hanno in media un’età più alta e ricoprono spesso ruoli di responsabilità. Secondo ricerche indipendenti, la fascia più rappresentata è quella tra i 35 e i 54 anni, che coincide con manager e decision maker.
Il suo traffico, seppur inferiore rispetto a Google, è spesso più rilevante per le aziende che offrono servizi specialistici o prodotti B2B.
Per una PMI, questo significa meno dispersione e maggiori probabilità che le impression si trasformino in preventivi o lead qualificati. In altre parole, lavorare sul motore di ricerca Bing consente di filtrare meglio il pubblico e raggiungere contatti più in target.
Quanto Costa fare Pubblicità su Bing Rispetto a Google Ads?
Un vantaggio rilevante di Bing riguarda i costi pubblicitari.
Le aste hanno meno concorrenza e questo si riflette sui costi per clic (CPC). In diversi settori, il CPC medio è fino al 50% più basso rispetto a Google Ads (es. $1,32 contro $2,96).
Per una PMI che deve ottimizzare ogni investimento, la possibilità di ottenere clic qualificati a costi inferiori rappresenta un vantaggio competitivo concreto.
Inoltre, a parità di budget, è possibile generare più impression e interazioni su questo motore di ricerca, mantenendo il ROI sotto controllo.
Come l’AI sta Facendo Crescere Bing con Copilot?
Il vero turning point è arrivato con l’introduzione dell’AI generativa integrata nelle ricerche.
Microsoft, nel 2025, ha registrato un incremento del 21 % nei ricavi da advertising, pari a oltre 1,6 miliardi di dollari aggiuntivi rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato trainato dall’uso crescente di Copilot, il motore conversazionale basato su GPT 4, e dall’incremento dell’adozione di Edge.
Bing Ads e Google Ads: quale Conviene Davvero alle PMI B2B?
Per comprendere davvero il valore di Bing, è utile confrontarlo direttamente con Google Ads.
Di seguito una tabella comparativa:
| Aspetto | Google Ads | Bing Ads / Microsoft Adv |
| Volume & reach | Dominio globale (oltre 89 % market share). Forte sul mobile. | Copertura più limitata, ma con quota 10,4 % su desktop Italia e fino a 29 % in USA desktop. |
| Competitività | CPC elevati, alta concorrenza in quasi tutti i settori. | CPC inferiori (fino al -50 %), aste meno affollate, ROI più facile da ottimizzare. |
| Targeting | Basato su keyword, pubblico simile, remarketing. | Integrazione con LinkedIn: target per azienda, settore, job title. Ideale per ABM. |
| AI & funzionalità | SGE e Gemini in rollout graduale, non ancora pienamente operativi. | Bing Copilot già integrato, risposte conversazionali AI. Innovazione percepita dal pubblico. |
| Ecosistema | Gmail, Maps, YouTube, Android. | Windows, Edge, Office, LinkedIn, Xbox. Un ecosistema business-first. |
Google vince sui volumi, ma Bing come motore di ricerca offre strumenti unici per precisione e targeting, soprattutto in ottica B2B.
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Quali sono i Vantaggi di Microsoft Advertising per il B2B?
Come Funziona il Targeting LinkedIn su Bing?
La sinergia tra Bing e LinkedIn rappresenta uno dei principali vantaggi competitivi. Con Microsoft Advertising è possibile segmentare il pubblico non solo per keyword o interessi, ma soprattutto in base a dati professionali reali provenienti da LinkedIn.
Questo significa poter creare campagne mirate per profili specifici, ad esempio:
- Dirigenti IT di aziende manifatturiere
- Responsabili acquisti nel settore logistico
- Marketing manager di imprese ICT
Non si tratta più di intercettare chiunque cerchi una keyword, ma di raggiungere direttamente la buyer persona definita in fase di strategia.
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Come Ottimizzare la SEO per Bing Motore di Ricerca?
Perché Contano le Keyword “Letterali”?
A differenza di Google, che lavora molto sul significato semantico delle query, Bing premia ancora la corrispondenza esatta.
Per le aziende che operano in settori verticali (ICT, consulenza, manifatturiero), questa caratteristica diventa un vantaggio: individuare le keyword giuste e utilizzarle con coerenza nei titoli, nei meta tag e nei contenuti.
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👉 Google vs Microsoft Bing: A Detailed Comparison — analisi completa su volumi, AI, quote di mercato, e confronto diretto tra i due search engine
👉 33% of Google Users Stuck with Bing After a Two‑Week Trial — ricerca interessante che evidenzia come l’esperienza sul motore di ricerca può cambiare le preferenze degli utenti
👉Guida SEO 2025: Tendenze, Strumenti e Tecniche per Scalare Google — Checklist per Dominare la SEO nel 2025
Bing Copilot vs Google Gemini: chi Domina con l’AI?
Che cos’è Copilot e come Funziona?
Dal 2023 Bing ha introdotto Copilot, basato su GPT 4, che trasforma la ricerca in un’esperienza conversazionale. L’utente riceve risposte sintetiche e fonti citate, con la possibilità di approfondire senza uscire dalla SERP.
Google Gemini può Competere con Bing AI?
Google, con Gemini e la Search Generative Experience (SGE), sta evolvendo la ricerca in chiave AI. Il rollout è però più graduale e concentrato su mercati selezionati.
Con Copilot, ha invece introdotto prima un’esperienza conversazionale già integrata nella ricerca.
I due approcci non si escludono, ma si completano: da un lato l’ecosistema Google con la sua ampiezza di dati e servizi, dall’altro la conversazionalità immediata di Bing.
Come Scrivere Contenuti Pronti per l’AI nei Motori di Ricerca?
Per le aziende significa creare contenuti già pronti per l’AI.
Conviene strutturare i testi in modo answer-first: prima la risposta, poi l’approfondimento.
Integrare FAQ schema e utilizzare un linguaggio tecnico ma accessibile aumenta le probabilità che un contenuto venga selezionato da Bing AI o Gemini.
Ne vuoi sapere di più? Approfondisci qui
👉 Prompt AI per il Marketing: Guida a ChatGPT, Gemini e Altri Strumenti Avanzati di Ai
👉 Come apparire negli AI Overview di Google: guida pratica per guadagnare visibilità
Conviene Integrare Bing nella Strategia B2B?
Google resta il leader, ma Bing offre una combinazione unica: costi più bassi, targeting LinkedIn esclusivo, utenti business di qualità e integrazione con l’AI già attiva.
Per una PMI che vuole crescere nel B2B, è il momento giusto per differenziarsi, presidiare un canale meno saturo e costruire autorevolezza.
Non si tratta di sostituire Google, ma di affiancarlo con un canale complementare capace di generare lead più qualificati e un ROI migliore.
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